martedì 3 novembre 2009

Il secondo torneo giovanile regionale si è svolto sabato 31 ottobre alla Castello. Passato lo sconcerto iniziale (è il caso di dirlo), ricorderemo la musica del concerto pop che si svolgeva al piano superiore e che ha accompagnato tutta la manifestazione, dagli scambi di riscaldamento alla finale Juniores Maschile.
L’immagine dei giocatori che sembrano danzare sulla musica.
L’invasione dei Khmer Rossi sarà la seconda immagine che riporteremo da questa giornata.
Un’assenza che lascia perplessi, e che pone interrogativi è la terza immagine.
Ma procediamo con ordine, cioè dalla fine.
Francesco Puglisi conferma la supremazia nel torneo Juniores, affermandosi per 3-2 su un ritrovato Michelangelo Ranucci, che dopo qualche prestazione incerta di inizio stagione ha ripreso la sicurezza del suo gioco brillante. Dopo aver ceduto i primi due set a 7 e a 11, Ranucci riesce nella rimonta aggiudicandosi i successivi set a 3 e a 9.
Nel quinto set forse paga per lo sforzo compiuto nella rimonta. Parte male e si trova sotto 0-4. Il time out non cambia la situazione e si inverte il campo con Puglisi che conduce 5-1.
Ranucci è costretto a forzare, sia per la natura del suo gioco offensivo sia per la situazione di punteggio. Puglisi gestisce con sicurezza l’importante vantaggio chiudendo per 11-6 e si aggiudica il secondo torneo consecutivo.
In precedenza, nelle semifinali, Ranucci aveva superato Carturan in 5 set, finalista nel precedente torneo, prendendosi la rivincita rispetto alla stessa semifinale disputata a settembre.
Nell’altra semifinale Puglisi si era imposto 3-1 su Gianluca Lucchin, dopo aver perso il primo set e sofferto nel 4° set chiuso 11-9.
Nel complesso il torneo Juniores ha visto la partecipazione più ampia della giornata, con 21 giocatori.
Negli Allievi Maschile Angelo Caldarini conferma la sua supremazia regionale, imponendosi per 3-0 su Valerio Marzulli nella finale fotocopia di Colleferro.
Contro una avversario al momento più continuo e completo tecnicamente, Marzulli affronta la finale con la giusta mentalità: attaccando sin dall’inizio del primo set.
Caldarini appare sorpreso dall’inizio dell’avversario e si ritrova sotto di 6-0 contro un giocatore che appare determinato, che a questo punto commette l’errore di credere di aver portato già a casa il primo set. Marzulli rallenta la spinta agonistica, pensando di amministrare il vantaggio; Caldarini ritrova il proprio gioco e mette a punto un parziale di 11 a 2, aggiudicandosi il primo set per 11-8.
Nel secondo set i ruoli sono invertiti: Caldarini si trova a condurre 6-1 e Marzulli non ha la forza e le contromisure per ribaltare la situazione, cedendo il secondo set 11-4.
Il terzo set è caratterizzato da interessanti fasi di gioco, con numerosi scambi applauditi dai presenti. Caldarini se lo aggiudica per 11-6 e vince il torneo su un Marzulli che non ha demeritato e che anche nel terzo set non ha rinunciato a giocare, provando spesso le proprie soluzioni offensive.
Le semifinali avevano visto Caldarini affermarsi 3-1 su Federico Mugnaini, e il set perso dal vincitore del torneo può essere considerato come una piccola sorpresa.
Nell’altra semifinale si è riproposta la sfida già vista molte volte negli anni passati, con Marzulli che si è imposto per 3-1 su Simone Marziali, che per diversi anni si è aggiudicato il primo posto nelle classifiche regionali ragazzi ma che negli ultimi tempi ha ridotto gli allenamenti.
Il risultato apparentemente netto non deve ingannare: la semifinale è stata più incerta di quanto non suggerisca il 3-1 finale.
Infatti Marziali si è aggiudicato con sicurezza il primo set 11-6, per poi subire il ritorno prepotente di Marzulli che ha vinto il secondo set 11-4.
Il terzo set ha costituito la svolta dell’incontro. Si è proceduto punto a punto fino a quando Marzulli si è imposto per 13-11, portandosi avanti 2-1 nei set.
Nel quarto set Marzulli ha condotto il gioco e ha chiuso con un netto 11-4.
Gli allenamenti ridotti hanno sicuramente influito sulla tenuta e sulla gestione dei punti decisivi da parte di Marziali, ma abbiamo rivisto a tratti quel giocatore interessante di qualche stagione fa.
Come prime tre teste di serie Caldarini, Marzulli, Marziali hanno fatto la loro parte.
La quarta testa di serie, Giovanni Turi, in questa giornata non ha rispettato le attese, rimanendo impantanato nel girone, dove ha battuto Marziali ma ha perso due incontri con giocatori privi di punti in classifica.
Uno di questi, Lorenzo Tedesco, appartenente all’armata rossa dell’Oratorio di San Vito a Cretone, la vivace e colorata novità di questo torneo.
Nell’Under 21 Maschile i 5 partecipanti (diventati 4 per l’assenza di Campitelli) si scontrano in un girone unico. Si aggiudica il primo posto Bocciardo che vince tutti gli incontri senza cedere un set, anche se nello scontro con Marchisio, secondo nella classifica finale, disputa tre set tirati (13-11; 11-8; 14-12).
Nel singolo Maschile Ragazzi si aggiudica il torneo Simone Balestri che supera in finale Cristian Zanotti in 4 set. I primi tre set sono molto equilibrati, con Balestri che si aggiudica il primo e terzo set 11-9 e cede il secondo 11-13. Nel quarto set conduce con autorevolezza, chiude 11-4 e si aggiudica la coppa del vincitore.
Nel singolo Maschile Giovanissimi è lotta all’interno della famiglia dei “Khmer rossi” dell’Oratorio San Vito a Cretone, spavaldi nelle loro divise rosse e la cieca dedizione al condottiero Petre Monteanu.
Vince il girone a tre e la coppa Yuri Ruggiero su Francesco Oddi. Terzo Francesco Bonarelli.
Anche grazie al podio dei tre giovanissimi, San Vito a Cretone si aggiudica il primo posto nella classifica per società. Un risultato che sicuramente conforterà i rappresentanti di questa giovane società.
E le ragazze? Una triste assenza. Non si è disputata alcuna gara. Iscritte solo la juniores Chiara Colantoni e Claudia Carassia nelle allieve.
Urge qualche buona idea, efficace e di rapida applicazione da parte dei dirigenti regionali.
In questa situazione per il Lazio sarà difficile anche solo presentare una squadra per la Coppa delle Regioni che si svolgerà in primavera. Occorrono infatti due ragazzi e una ragazza non oltre primo anno allievi.

Alla prossima.

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